TRADIZIONI


CANTAMAGGIO 2021


Il bello delle tradizioni è che hanno ancora oggi il sapore del passato, quel passato che vale la pena mantenere vivo perché racconta sempre qualcosa di noi che a volte ci sfugge...


Noi non vogliamo farlo sfuggire dalle nostre menti e abbiamo deciso di raccontarvi una tradizione del nostro paese che risale a tanti anni fa, stiamo parlando del Cantamaggio.  

I bambini di Morro d'Alba conosceranno sicuramente questa tradizione ma gli altri bambini che ci stanno leggendo non sanno che il mese di maggio, per il nostro paese, il paese di Morro d'Alba, è da sempre un mese che inizia e termina accompagnato da musica, balli, tuffi nel passato e colori, tanti colori che riempiono la piazza del nostro paese.

Siete curiosi di sapere di cosa si tratta questa tradizione?


Ascoltate bene... 


Il Cantamaggio nasce come canto tradizionale che celebra l’arrivo della primavera e la rinascita agricola. E’ un canto molto antico che veniva fatto già in passato come augurio di benessere per la comunità. 
A Morro d'Alba il Cantamaggio non è solamente un canto, infatti, nel corso degli anni è diventata una vera e propria festa tradizionale del paese, svolta proprio nel mese di maggio. 


La festa ha inizio quando i bambini della scuola dell'infanzia addobbano con nastri e fiocchi multicolori un albero secco tagliato e portato in una delle piazze del paese. 
L’addobbo viene accompagnato da canti della tradizione marchigiana.  

La festa continua la terza domenica del mese di maggio quando, tutto il paese di Morro d’Alba, per tradizione, si sveglia con il canto dei “maggianti” (gruppi di cantori provenienti da tutta la regione Marche) che percorrono l’intero paese andando casa per casa intonando e suonando i canti della tradizione e il tipico ballo marchigiano: il saltarello.




La domenica si pranza tutti insieme nel centro del paese e nel pomeriggio l’albero, precedentemente addobbato dai bambini, viene portato in corteo sollevato dai giovani paesani  e accompagnato dal suono festoso e gioioso dei canti popolari. La tradizione prevede anche che alcune ragazze del paese salgano sopra il tronco dell'albero per tutta la durata del percorso. L’albero viene poi piantato nella piazza principale e sembra che riprenda a “muoversi”, grazie proprio all'effetto dei nastri colorati.














L'albero resta in piazza fino alla sera del 31 Maggio, quando viene abbattuto e portato in corteo attorno alle mura della “Scarpa” che cingono il paese, fino in Piazza Barcaroli, dove con una suggestiva manifestazione popolare, viene bruciato in un grosso rogo.


Prima che l'albero bruci, ogni paesano slega un fiocco dell’albero e lo conserva per un anno (l’anno dopo lo brucerà durante il rogo e ne prenderà un altro). Il fiocco è simbolo di fortuna, fertilità e augurio per il futuro.


Secondo la tradizione, a questo rituale dell'albero sono legati alcuni pronostici:


- l'albero deve essere ben sollevato e non deve cadere per far si che sia una buona annata;


-le ragazze che salgono sopra il tronco dell'albero si sposeranno entro un anno;


-se l'albero brucia senza difficoltà, l’anno sarà fortunato (soprattutto per l’agricoltura).



QUI trovate un bellissimo video realizzato da un nostro compaesano che ha ripreso i momenti successivi all'alzata dell'albero in piazza, accompagnata da canti e balli della tradizione.Grazie Lorenzo Binci. 




Ora però ci serve il vostro aiuto, correte ad addobbare l'albero !



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